Un approccio neuroscientifico

Architettura di una Abitudine

I Componenti di una Abitudine

La ricerca dell'efficienza è forse il sacro Graal di chi opera in ambito Tech

Uno degli elementi che può aiutare a incrementarla, non solo a livello individuale ma anche per il lavoro in team, è quello di creare nuove abitudini.

Per farlo, è sicuramente utile approfondire quali siano le componenti che la compongono, per poi interagire con esse a livello di approccio e strumenti, a supporto della creazione di nuove.

Ogni abitudine si fonda su un circuito neurologico composto da quattro elementi sequenziali:

  1. L'Innesco (Cue): Lo stimolo specifico che avvia il comportamento. Può essere un fattore contestuale (un luogo, un'ora), uno stato emotivo o un'azione precedente.
  2. L'Azione (Routine): La risposta comportamentale o mentale che viene eseguita.
  3. La Ricompensa (Reward): L'esito positivo che segue l'azione. La ricompensa soddisfa un bisogno e produce un rilascio di neurotrasmettitori, come la dopamina, che segnalano al cervello il valore di quella routine.
  4. Il Desiderio (Craving): Con la ripetizione, il cervello inizia ad anticipare la ricompensa non appena percepisce l'innesco. È questa anticipazione che crea la spinta motivazionale a eseguire l'azione e solidifica l'abitudine
Che abbia un risvolto positivo o negativo, questi sono i meccanismi che entrano in gioco e su cui agire per crearne di nuove o interromperne già esistenti.

Vediamo alcuni strategie mirate proprio a lavorare su questi aspetti

Strategie di Intervento

Il Principio dell'Azione Minima: In caso l’azione abbia delle frizioni, iniziare con un'azione così piccola da rendere la resistenza iniziale trascurabile.
L'obiettivo primario non è la performance, ma la consistenza, necessaria per avviare il processo di consolidamento neurale.

Associazione di Incentivi (Temptation Bundling): Abbinare un'attività a bassa propensione (che si dovrebbe fare) con una ad alta propensione (che si vuole fare).
Questo lega la routine desiderata a una ricompensa immediata e desiderabile.

Progettazione del Contesto (Environment Design): Modificare l'ambiente fisico e sociale per aumentare la visibilità degli inneschi positivi e ridurre quella degli inneschi negativi.
L'ambiente agisce come un potente catalizzatore comportamentale.

Il Modello WOOP (Wish, Outcome, Obstacle, Plan): Un protocollo di contrasto mentale che prevede di definire un Desiderio, visualizzare il Risultato ottimale, identificare il principale Ostacolo e formulare un Piano di contingenza ("Se [Ostacolo], allora [Azione]").

In caso di abitudini negative, comprendere a fondo le motivazioni dietro all’innesco, spesso può portare ad un cambio di prospettiva e alla creazione di nuove abitudini.

E per creare una abitudine, naturalmente bisogna praticarla.

Dalla Teoria alla Pratica

Scopo: Strutturare la formazione di una nuova abitudine attraverso un processo deliberato, basato sui principi della scienza comportamentale per massimizzare la probabilità di successo a lungo termine.
Destinatari: Professionisti e leader che mirano a integrare nuovi comportamenti efficaci nella loro routine personale o manageriale
Modalità di Esecuzione: Utilizzare i seguenti passaggi per delineare formalmente la tua nuova abitudine.
Definizione del risultato desiderato
Formulare un'affermazione in prima persona presente che descriva il risultato desiderato. Esempio: "Organizzo una review del team attraverso incontri 1:1 in cui dare un feedback costruttivo".
Identificazione dell'Azione Minima
Individuare la versione più piccola e semplice del comportamento desiderato.
Esempio: “Annuncio al team questa iniziativa".
Ancoraggio a un Innesco Esistente
Collegare la nuova azione a una routine già consolidata.
Esempio: "Immediatamente dopo aver terminato la retrospettiva settimanale, eseguirò l'azione"
Progettazione della Ricompensa Intrinseca
Stabilire un piccolo gesto o una sensazione positiva che seguirà immediatamente l'azione. Esempio: "Dopo aver fatto l’annuncio, mi prendo un attimo per celebrare questa decisione"
Analisi degli Ostacoli e Pianificazione di Contingenza
Identificare una potenziale barriera e prepara una risposta.
Esempio: "Se non ci fosse il tempo per farlo in quella occasione, allora manderò una mail per annunciare l’iniziativa"

Considerazioni finali

La creazione di una nuova abitudine non è un atto di volontà "bruta" ma un processo iterativo, costruito a piccoli passi, che rende possibile intervenire su una delle più potenti resistenza che abbiamo, quella al cambiamento.

Con questo approccio, prendiamo non solo confidenza con i vantaggi di un nuovo comportamento ma lo rendiamo sempre meno faticoso, facendolo diventare, per l'appunto, una abitudine.
Made on
Tilda